Il primo mARTEdì di questo 2021 inizia con il racconto di un luogo speciale, dove l’arte stavolta non ha le sembianze di dipinti o sculture, ma si scorge nel paesaggio, quando il mare, sconfinato e imprevedibile, incontra l’uomo e il suo raziocinio che, invano, tenta di domarlo.
Nasce così il faro, la sentinella del mare, il guardiano della notte, la roccaforte tra le onde.
Da sempre simbolo di stabilità, sicurezza e luce, è stato spesso testimone di incursioni e naufragi o di incantevoli leggende di sirene e personaggi mitologici.
Siamo a Punta Palascia, o Capo d’Otranto, il punto più orientale d’Italia, nel cuore della costa salentina. Qui, dove l’Adriatico incontra lo Ionio e si confonde, un faro bianco si erge sulla costa a strapiombo sul mare, circondato, da un lato, dai profumi della macchia mediterranea, e, dall’altro, dal luccichio argenteo delle onde in movimento.
Talvolta, quando soffia il vento di grecale, si possono ammirare le montagne dell’Albania che, come un sipario, chiudono l’orizzonte alla vista, altrimenti smarrita nell’immensità degli spazi.
L’originaria torre di avvistamento, poi divenuta faro, è rimasta in funzione come stazione meteorologica fino agli anni ’70. Oggi, fa parte di un progetto di tutela monitorato dall’Unione Europea, insieme ad altri 5 fari del Mediterraneo, ed è sede del Museo di Ecologia degli Ecosistemi Mediterranei.
Ma la vera suggestione di questo luogo deriva dalla sua particolare posizione, nel punto più a est della penisola. Ai piedi della torre bianca, infatti, volgendo lo sguardo verso l’orizzonte, si può godere del sole che sorge prima che altrove, in Italia.
La tradizione vuole che ci si incontri sotto al faro ad attendere la prima alba del nuovo anno. Per ovvie ragioni, la notte di San Silvestro appena trascorsa non ha raccolto il consueto numero di partecipanti, ma il faro si è fatto ugualmente custode delle prime luci di questo 2021, tra i suoni del Mediterraneo e la brezza di un nuovo, forse migliore, giorno in arrivo.
Noi ti portiamo qui: scopri il viaggio lungo la Via della Costa salentina.
Scritto da Chiara |