Camminare sotto la pioggia: guida per chi ama il cammino, con ogni tempo

09 May 2025

Ogni camminatore ha le sue preferenze, anche quando si parla di clima. C’è chi ama l’aria frizzante dell’autunno, chi aspetta i cieli tersi di primavera, chi predilige il caldo secco dell’estate. E poi c’è la pioggia, compagna a volte scomoda ma spesso sottovalutata.

Camminare con la pioggia richiede solo un piccolo cambio di prospettiva: non si tratta più di cercare il meteo perfetto, ma di saper trovare il bello anche in ciò che — per molti — è semplicemente “tempo brutto”. Per alcuni, la pioggia è proprio questo: il momento in cui il cammino si fa più autentico. Più silenzioso. Più tuo.

E poi, diciamolo: non serve aspettare la giornata perfetta per mettersi in cammino. Serve solo essere pronti. Qui sotto trovi sette consigli — più uno — per affrontare anche l’acquazzone più ostinato con spirito leggero e scarponi ben impermeabilizzati.

1. Proteggi lo zaino dentro e fuori

Il contenuto del tuo zaino va trattato come se fosse in viaggio per mare. Il trucco migliore è il più semplice: sacchi di plastica (tipo quelli dell'immondizia) per proteggere tutto, anche gli oggetti più piccoli e delicati come elettronica, occhiali, mappe. In alternativa, puoi dividere il contenuto in sacchetti singoli impermeabili.

In ogni caso, usa sempre il coprizaino: non sarà impermeabile al 100%, ma evita che lo zaino si inzuppi completamente (e un tessuto bagnato pesa molto di più).

 Con Sloways, il problema si riduce: grazie al trasporto bagagli incluso, ti basta uno zainetto leggero con l’essenziale per la giornata.

2. Mantella, ombrello o giacca tecnica? La scelta giusta è quella che conosci meglio

Molto dipende da preferenze personali e dalle condizioni del vento. L’ombrello è utile in caso di pioggia leggera e senza vento: ripara bene testa e zaino, non fa sudare e lascia la visuale libera. Ma in caso di vento, può essere scomodo o addirittura pericoloso.

La mantella offre una copertura totale, ma fa sudare facilmente — e con vento forte può diventare una vela.

Una buona alternativa è una giacca tecnica impermeabile e traspirante, con cappuccio regolabile e zip di ventilazione. Cerca materiali come il Gore-Tex o simili, evitando tessuti plastificati. Ricorda: anche la giacca migliore ha una durata. Dopo anni e lavaggi, anche il miglior guscio va ritrattato o sostituito. 

3. Tieni i piedi il più asciutti possibile

I piedi sono la prima cosa da proteggere.

  • Usa scarponi impermeabili, ben trattati con spray o cere protettive.
  • Indossa pantaloni tecnici lunghi, che coprano la tomaia e riducano l’ingresso d’acqua.
  • Porta un paio di calze asciutte nello zaino, da indossare all’arrivo (fidati: cambiare le calze dopo una tappa bagnata è uno dei piaceri del cammino).

4. Aspetta. O rallenta. O entrambe le cose.

Se vedi un riparo, approfittane: la pioggia quasi mai dura tutto il giorno con la stessa intensità. Aspetta che lo scroscio passi, sorseggia qualcosa, respira il bosco bagnato.
E se devi continuare, rallenta: i passi corti riducono il rischio di scivolate, ti permettono di osservare di più e, spesso, ti fanno anche bagnare meno. Spesso la tentazione è quella di accelerare il passo per “scappare” dalla pioggia, ma si rischia di perdere l’orientamento, ignorare una segnalazione importante, o di non seguire correttamente la mappa. Un passo più lento è anche più sicuro su superfici scivolose e ti permette di assaporare il paesaggio in modo diverso, più profondo.

5. Abbraccia l’atmosfera

Una foresta avvolta dalla nebbia. Le gocce che disegnano cerchi nell’acqua. Il silenzio interrotto solo dalla pioggia che batte sul cappuccio.
Camminare sotto la pioggia è anche poesia. Ti connette al presente, a ogni respiro, a ogni passo. Non c’è fretta, non c’è folla: solo tu e la natura, in una delle sue forme più autentiche. Se lasci andare la resistenza e ti apri all’esperienza, la pioggia può trasformare il cammino in qualcosa di magico.

6. Valuta: ne vale la pena?

Ci sono giornate in cui anche l’equipaggiamento migliore non basta. Se il meteo prevede temporali elettrici, raffiche di vento forti o piogge torrenziali persistenti, è giusto fermarsi. Non significa arrendersi, ma fare una scelta consapevole e intelligente.

In questi casi, puoi approfittarne per dedicarti a un’attività diversa, fare una tappa più breve, visitare un borgo o una chiesa lungo il cammino, oppure semplicemente prenderti un giorno di riposo. Il cammino è anche questo: ascoltare ciò di cui hai bisogno in quel momento, senza forzare nulla.

☀️ Bonus: Scegli una meta asciutta!

Se proprio la pioggia non fa per te, niente paura: con Sloways puoi scegliere cammini in zone più asciutte e miti, perfette anche fuori stagione.

Ecco qualche idea:

  • Sicilia (Magna Via Francigena) tra marzo e giugno
  • Cammino di San Benedetto in Lazio e Abruzzo
  • Salento e Sardegna, ideali in primavera e inizio autunno
  • Spagna e Portogallo, lungo i cammini costieri o nel sud


Camminare con il sole è meraviglioso. Ma camminare con la pioggia, se lo affronti con lo spirito giusto, può lasciarti ricordi ancora più intensi.

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