Camminare lungo i grandi cammini d’Italia: la Via Francigena e la Via di Francesco

30 Sep 2025

Quando si parla di cammini a lunga percorrenza in Italia, due nomi spiccano sopra tutti: la Via Francigena e la Via di Francesco. A prima vista possono sembrare molto simili: entrambi affondano le loro radici nella storia, entrambi terminano a Roma, ed entrambi invitano a rallentare, a riconnettersi con sé stessi e ad attraversare paesaggi ricchi di bellezza e significato. Perfino i loro nomi si somigliano, il che causa spesso un po’ di confusione — anche tra gli italiani!

Eppure, pur condividendo molto, sono due cammini molto diversi, ognuno con il proprio carattere e la propria atmosfera. Scegliere l’uno o l’altro può essere una decisione immediata oppure richiedere un po’ di riflessione, perché le differenze vanno da sfumature quasi impercettibili a contrasti profondi legati alla storia, alla lunghezza e ai paesaggi che si attraversano.

Il nostro obiettivo è aiutarti a capire ciò che li accomuna, ma anche ciò che li distingue, così da scegliere il percorso che meglio rispecchia il tuo passo, i tuoi interessi e la tua idea di viaggio perfetto a piedi.

Cosa hanno in comune

Nonostante le loro origini diverse, la Via Francigena e la Via di Francesco condividono alcuni tratti fondamentali:

Cammini riconosciuti. Entrambi sono percorsi ufficiali di lunga percorrenza, ben strutturati, con tappe definite, guide dedicate e una credenziale che puoi far timbrare lungo il percorso. Che tu preferisca viaggiare in autonomia con lo zaino in spalla o affidarti a un’organizzazione che si occupi di trasporto bagagli e alloggi confortevoli, entrambi i cammini possono essere adattati al tuo modo di viaggiare.

Lo spirito del camminare. Sebbene entrambi nascano come percorsi di pellegrinaggio, oggi chi li percorre lo fa per motivi che vanno ben oltre la religione. Sono scelti da chi desidera rallentare, riscoprire la gioia del movimento, ritagliarsi del tempo per sé o con gli altri. Camminare diventa un atto meditativo, un modo per disconnettersi dalla fretta quotidiana e riconnettersi con la natura, la cultura e il proprio ritmo interiore.

Un’immersione nella cultura. Lungo entrambi i cammini, la storia è sempre presente: chiese e monasteri antichi, borghi medievali e città d’arte, ma anche villaggi tranquilli e autentici, lontani dai circuiti turistici. Camminare su questi sentieri significa non solo attraversare paesaggi, ma entrare nella memoria viva dell’Italia.

Paesaggi che cambiano. Dai passi di montagna alle vallate, dai boschi alle colline, entrambi offrono una continua varietà di scenari. Ogni giorno è diverso dal precedente, e le stagioni aggiungono ulteriore fascino e colore. Non sono percorsi monotoni, ma viaggi che si trasformano continuamente, in cui è il paesaggio stesso a diventare compagno di strada.

Il ritmo del viaggio lento. Forse il loro dono più grande. Entrambi ricordano che viaggiare non significa correre da una tappa all’altra, ma assaporare il cammino passo dopo passo. Camminare permette di notare ciò che altrimenti sfuggirebbe: il profumo dei fiori selvatici, il silenzio dei boschi, il sorriso di chi ti accoglie in una locanda lungo la strada.

Una nota sui nomi

La somiglianza dei nomi suscita spesso curiosità. La Via Francigena significa “la strada che viene dalla terra dei Franchi”, e si riferisce ai pellegrini medievali che viaggiavano verso Roma partendo dalla Francia e dal Nord Europa. La Via di Francesco, invece, è direttamente legata a San Francesco d’Assisi, e collega i luoghi che hanno segnato la sua vita e la sua eredità spirituale. Un nome racconta una grande rete europea; l’altro, un viaggio più intimo e personale, radicato nel cuore dell’Italia.

Pellegrino che cammina sul sentiero della Via di Francesco, immerso nella natura sotto un cielo azzurro

La storia della Via Francigena

La Via Francigena è uno dei grandi itinerari di pellegrinaggio medievali d’Europa, documentato sin dal X secolo.

Le origini. Collegava Canterbury, in Inghilterra, a Roma, e per molti pellegrini proseguiva fino a Gerusalemme. Il suo nome riflette i numerosi viaggiatori provenienti dalla Francia e dal Nord Europa che la percorrevano verso sud.

Il diario di Sigerico. Le informazioni più dettagliate sulla via ci arrivano dall’arcivescovo Sigerico di Canterbury, che nel 990 descrisse le sue 79 tappe di ritorno da Roma. Le sue annotazioni restano tuttora la base dell’itinerario moderno.

Oltre la religione. La Francigena non era solo una via di fede: era anche una grande arteria commerciale e culturale che metteva in comunicazione popoli, merci e idee.

La meta. Per i pellegrini medievali, la destinazione era la tomba di San Pietro a Roma, una delle tre grandi mete della cristianità insieme a Santiago de Compostela e Gerusalemme.

L’eredità di oggi. Oggi la Via Francigena è riconosciuta come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa: non solo un cammino religioso, ma anche un simbolo di identità e memoria condivisa. Percorrerla significa ripercorrere le orme di generazioni che hanno costruito la storia del continente.

La storia della Via di Francesco

La Via di Francesco è un cammino più recente, ma profondamente ispirato alla storia medievale e alla figura del santo più amato d’Italia.

Francesco d’Assisi. Nato nel 1182, rinunciò ai beni materiali per abbracciare una vita di semplicità, umiltà e amore per il creato. La sua visione cambiò per sempre il modo di vivere la spiritualità e continua ancora oggi a parlare a credenti e non credenti.

I luoghi sacri. Il cammino collega i principali luoghi della sua vita: La Verna, dove ricevette le stimmate; Assisi, la sua città natale e cuore del francescanesimo; Spoleto, dove ascoltò la sua chiamata; Greccio, dove creò il primo presepe; e la Valle Santa di Rieti, luogo di preghiera e contemplazione. Come la Francigena, anche questo cammino termina a Roma.

Le origini del percorso. A differenza della Francigena, non si tratta di una via medievale unitaria, ma di un percorso ricostruito negli ultimi decenni da storici e associazioni per unire i luoghi più significativi legati alla vita del santo.

Un’esperienza più che un cammino. Non è solo un percorso storico, ma un viaggio interiore che permette di avvicinarsi ai valori di semplicità, armonia con la natura e pace interiore. Anche chi non è religioso non può restare indifferente alla forza e alla bellezza dei luoghi come Assisi o La Verna.

Geografia e paesaggi

La Via Francigena: un grande viaggio europeo. Da Canterbury, attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. In territorio italiano percorre sette regioni: dalle montagne della Valle d’Aosta alle pianure della Lombardia, dai vigneti della Toscana alle dolci colline del Lazio, fino a Roma. Alcuni pellegrini proseguono fino in Puglia, come un tempo facevano coloro che si imbarcavano per la Terra Santa. La varietà dei paesaggi è straordinaria: un viaggio che unisce Alpi e Mediterraneo, storia e natura.

La Via di Francesco: interamente italiana. Ha inizio da Firenze o La Verna e attraversa Toscana, Umbria e Lazio – il cuore verde d’Italia. Boschi, uliveti, colline e borghi in pietra si susseguono in un paesaggio dolce e raccolto, che invita a rallentare e ad ascoltare il silenzio. A differenza della Francigena, non attraversa tutta l’Italia ma si concentra sulla sua anima più autentica e spirituale.

Splendido panorama montano lungo la Via di Francesco

Lunghezza e tappe

Via Francigena: oltre 2.000 km da Canterbury a Roma, di cui circa 1.000 km in Italia, e quasi 1.800 km se si prosegue fino a Brindisi. La maggior parte dei viandanti percorre sezioni di una o due settimane, più facili da inserire nella vita quotidiana. Le tappe più amate si trovano in Toscana e nel tratto finale verso Roma. Le tappe ufficiali possono essere lunghe, ma vengono spesso suddivise in giornate da 20–24 km, così da rendere l’esperienza più piacevole e sostenibile.

Via di Francesco: circa 500 km da Firenze a Roma, quindi più gestibile per chi desidera completare l’intero percorso in un unico viaggio. Il terreno è più collinare, con salite e discese più impegnative, ma il premio sono la tranquillità, i panorami e una connessione più profonda con la natura.

Spirito e atmosfera

La Via Francigena è ampia, internazionale, e varia. È la grande risposta italiana al Cammino di Santiago, un itinerario iconico che attrae viaggiatori da tutto il mondo. Alcuni tratti, come la Toscana e l’arrivo a Roma, sono vivaci e sociali; altri, come le pianure del Nord, più silenziosi e contemplativi. Il carattere del cammino cambia continuamente, offrendo sempre nuove sfumature.

La Via di Francesco, invece, è più intima e contemplativa. È un percorso che trasmette un’energia particolare, modellata dal paesaggio e dalla sua storia. Assisi, La Verna, Spoleto – anche chi non ha fede percepisce una forza speciale in questi luoghi. È un cammino che invita alla riflessione, al silenzio e alla gioia di sentirsi parte della natura.

Pellegrini in arrivo ad Assisi lungo la Via di Francesco

Luoghi da non perdere

Via Francigena: Canterbury, Losanna, il Gran San Bernardo, Fidenza, Pavia, Lucca, Siena, Viterbo, Roma. Città storiche e borghi autentici che offrono incontri e scoperte inaspettate.

Via di Francesco: Firenze, La Verna, Sansepolcro, Città di Castello, Gubbio, Assisi, Spoleto, Rieti, Greccio, Roma. Luoghi che raccontano il cuore dell’Italia centrale, dove storia e spiritualità si fondono in un paesaggio che ispira serenità.

Popolarità e infrastrutture

Via Francigena: è oggi più conosciuta a livello internazionale, soprattutto dopo la rinascita dei cammini post-pandemia. Offre una rete di strutture più ampia – dagli ostelli agli hotel – con servizi come il trasporto bagagli e sentieri ben segnalati. Non è affollata come il Cammino di Santiago, ma conviene sempre prenotare in anticipo.

Via di Francesco: meno frequentata e ancora in crescita. Alcune sezioni offrono molte sistemazioni, altre sono più semplici: un aspetto che aggiunge autenticità ma richiede un po’ più di pianificazione. Per chi desidera camminare senza pensieri, un viaggio organizzato da un tour operator permette di godersi l’esperienza con la tranquillità del comfort.

Due anime diverse

La Via Francigena è un grande itinerario europeo: cosmopolita, storico e iconico. Percorrerla è come far parte di un viaggio culturale che unisce paesi e secoli.

La Via di Francesco è un cammino più raccolto e profondamente italiano, radicato nel cuore verde del Paese e pervaso da semplicità, introspezione e natura.

Quale cammino scegliere

Se sogni un viaggio ampio e vario, che attraversi buona parte dell’Italia tra storia, paesaggi e incontri, la Via Francigena è la tua scelta.

Se invece desideri un’esperienza più intima e riflessiva, tra boschi, colline e borghi che ancora portano l’impronta viva di San Francesco, la Via di Francesco parlerà al tuo cuore.

Entrambi offrono qualcosa di prezioso: la possibilità di rallentare, di scoprire l’Italia in profondità e di vivere il viaggio passo dopo passo. Qualunque cammino sceglierai, non attraverserai solo luoghi — ma storie, tradizioni e un ritmo di vita più autentico e umano.

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